Gli Haiku fanno pensare alla solitudine delle parole queste terzine poetiche che sopportano regole precise. La ricerca della parola unica ed essenziale per quel verso sta nello stile della Licia Mandich. La poetessa si trova a proprio agio con la metrica imposta dalla tipica poesia giapponese. L'uso della lingua veneziana in questo testo prende forma e qualità. Mostra che può essere utilizzata fuori dai cliché tradizionali, dove, anche nei componimenti poetici, spesso si trova ad essere descrittiva. In questo caso sa essere ermetica, asciutta e irruenta perfino quando viene utilizzata ironicamente.
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