Son pagine stilate con animo leggero, non prive di speranze ostinate, foriere di ricordi sparsi sebbene esposti con criterio cronologico, in un parallelismo tra concerti e insegnamento.
Quasi sembrano biografie romanzate. Un lettore paziente potrà ritrovare esperienze scordate e forse la gioia che tanta grande arte seppe dare.
Ecco, in breve, ciò che leggerete. Musica, incontri leggendari e frivolezze; labirinti di pensiero e vicende legate agli anni di cattedra del Professor Pedantius, nome presago di barbose tiritere e di vertigini mentali, indicibili più che ineffabili, stilate con leggiadria di moderno fauno silvano, di giocoliere accademico, non incolto ma propenso alla burla.
Cosa che, chi ebbe in sorte di conoscerlo, ha avuto facile gioco a immaginare.
Diary of a happy castaway by Paolo Cossato is the latest publication.
These are pages written with a light heart, not devoid of stubborn hopes, harbingers of scattered memories - although in chronological order -, in a parallelism between concerts and teaching.
They almost seem like a fictional biography.
Here, in short, what you will read about: music (the author, among other things, has organized concerts in the Teatro La Fenice in Venice for 35 years), legendary encounters and frivolous trivialities; labyrinths of thought and events related to the years of professorship of Professor Pedantius, a name foreboding boring rigmarole and mental vertigo, indescribable rather than unspeakable, born from the good humor and zest of a modern woodland faun, an academic juggler, not uncultivated but inclined to jest. A fact that, whoever was lucky enough to get to know him, has no difficulty to imagine.
Nato a Venezia nel 1951, si è laureato in filosofia nel 1976 all’Università di Ca’ Foscari e ha seguito i corsi di composizione e di Analisi Formale al Conservatorio Benedetto Marcello. Dopo aver insegnato a Ca’ Foscari, nel 1983 è divenuto titolare della cattedra di Storia del Teatro Musicale dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e gli è stato assegnato l’incarico di Responsabile del Settore Musica dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia. Dal 1994 è stato direttore Artistico della Società Veneziana di Concerti di cui è divenuto Presidente nel 2017, portando a conclusione il percorso nel 2018. Autore di un volume sulla vocalità cameristica di Gabriel Fauré e di brevi contenuti saggistici legati all’attività concertistica.